San Giovanni Rotondo aderisce alla Via Francigena del Sud. Il progetto di recupero del tratto dauno è frutto di un attento e prezioso lavoro di ricerca storica e indagine socio-economica orientato prevalentemente alla promozione del territorio.
La Via Francigena, definita dagli storici come un ponte tra l’Europa latina e quella anglosassone, ha rappresentato per secoli l’arteria più importante di collegamento tra il nord Europa e l’Italia, lungo la quale la storia riporta un numero rilevante di esperienze di viaggio di viandanti e di pellegrini.
Il tragitto in terra di Capitanata inizia da Faeto e comprende i comuni di Celle San Vito, Castelluccio Valmaggiore, Troia, Lucera, Biccari, San Severo, Torremaggiore, Apricena, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Giovanni Rotondo per terminare a Monte Sant’Angelo.
A San Giovanni Rotondo il tragitto si svolge lungo un percorso di 5 chilometri dall’inizio del territorio comunale fino all’ingresso del centro urbano, di 3 chilometri nel centro urbano cittadino e di ulteriori 9,4 chilometri da qui fino ai confini del territorio.