Domenica 16 novembre un appuntamento per gli amanti della natura
— Domenica 16 novembre appuntamento con “Il Gargano mistico”, il trekking con la guida escursionistica Pietro Caforio rivolto a tutti gli appassionati della natura. Lungo i versanti di Monte Sant’Angelo che degradano verso il mare Adriatico si snoda una delle più antiche mulattiere esistenti, percorsa incessantemente dai Pellegrini Micaelici che sin dalla fine del V secolo visitano la Grotta dell’Arcangelo Michele. La “Valle Scannamugliéra” costituisce una deformazione popolare del toponimo “Scanderh Molelrh” che, secondo il noto letterato Frà Marcello Cavagliere, interpretando la lingua gotica vuol dire “forte e grande salire”. In lunghi tratti della mulattiera sono presenti scalini, scavati nella roccia dai contadini, dai pastori e dai devoti per rendere più agevole la salita. La frequentazione di questo sentiero da parte dei Pellegrini Micaelici ha determinato che, nel tempo, esso venisse denominato “Scala Santa”. Tutto il sentiero è allo scoperto, molto panoramico, ed attraversa uno tra i più interessanti paesaggi rupestri del Gargano, plasmati dall’attività secolare dell’uomo. Lungo il percorso si rinvengono terrazzamenti in buono stato di conservazione, antiche cave di tufo, piccoli vani scavati anella roccia ed insediamenti ipogei. Fra questi ultimi il più interessante è rappresentato dalla chiesa rupestre “Ognissanti” scavata nella roccia sul costone destro della Valle Scannamugliéra. Nel IX secolo intorno alla chiesa gli abitanti della sottostante pianura dettero vita ad un agglomerato civile. Infatti tutto intorno si possono osservare abitazioni scavate nella roccia, fornite di focolare e collegate le une alle altre, ai diversi livelli di piano, da viottoli e scalinate incavate nel banco roccioso. A testimonianza di ciò si possono osservare i servizi comuni come le cisterne, i luoghi di riunione, i recinti per gli animali, i torchi, i forni. Da questo punto sono visibili i profondi valloni che degradano dalla montagna al mare ed i loro versanti sono ricoperti in modo discontinuo da latifoglie a prevalenza di Leccio, con significative presenze di Orniello. Alcune zone presentano rimboschimenti di Conifere ed una estesa Macchia Mediterranea. Lo sguardo può spaziare su un’ampia e suggestiva visuale che abbraccia il Golfo di Manfredonia, il Tavoliere delle Puglie e gran parte del Sub-Appennino Dauno. In tutte le zone circostanti è possibile apprezzare le ingegnose opere di regimentazione delle acque e di terrazzamenti realizzati dai contadini dediti ad un’agricoltura di sussistenza.
PROGRAMMA:
ore 09,00: ritrovo dei partecipanti presso il punto d’incontro
ore 09,00: inizio escursione
ore 12,30: pranzo al sacco (ogni partecipante provvede in proprio)
ore 13,30: escursione
ore 15,00: fine escursione
Modulo car pooling (in auto insieme) – Comunicare l’adesione entro le ore 12,00 di sabato 15 novembre 2014 telefonando allo 0882.680070 / 328.1999783
PUNTO D’ INCONTRO : LOCALITA’ “MACCHIA”, STRADA STATALE n.89
INIZIO PERCORSO : LOCALITA’ “MACCHIA” / FINE PERCORSO : STESSO LUOGO
LUNGHEZZA PERCORSO : km.12
TEMPO DI PERCORRENZA : ore 5 ( n.b. il percorso viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica)
DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).
ABBIGLIAMENTO : comodo ed idoneo alla stagione in corso (a “cipolla”). Si consiglia sempre: pantaloni lunghi (no jeans), camicia a maniche lunghe (no colori sgargianti), calze e scarponcini da trekking comodi e collaudati, alti alla caviglia e con un buon carrarmato (da non rispolverare dopo tanti anni che sono stati in un armadio, si possono scollare durante il trekking!)
INDISPENSABILE : dotarsi sempre di scorta d’acqua, snack, frutta fresca o secca, panini.
DA EVITARE : assunzione di alimenti molto salati o a lunga digestione, alcool, fumo.
ALTRO : bastoncini telescopici o bastone, zaino 20/30 litri, cappellino, sciarpa o bandana o foulard, piccolo asciugamani in microfibra, k-way (utile in caso di vento forte), mantellina (utile in caso di rischio pioggia), binocolo, macchina fotografica, burro-cacao, busta per i propri rifiuti (il nostro passaggio nella natura deve avvenire senza lasciare tracce: impegniamoci per ridurre al minimo l’impatto ambientale del trekking).
MEDICINALI : un primo soccorso generale è in dotazione alla Guida, portare le eventuali proprie medicine specifiche.
Articolo pubblicato lunedì 10 novembre 2014 alle ore 18