Una storia lunga 63 anni che raggiunge il suo culmine il primo maggio a Roma
Mercoledì 27 aprile 2011, ore 23.16
- Ci sarà anche una nutrita rappresentanza della comunità di san Pio alle celebrazioni per la beatificazioni di Giovanni Paolo II di domenica primo maggio a Roma. Assieme ai frati Cappuccini e ai rappresentanti della Casa Sollievo della Sofferenza con i relativi gruppi di preghiera, tra le centinaia di migliaia di fedeli attesi da tutto il mondo ci saranno anche migliaia di devoti di san Pio da Pietrelcina.
Giovanni Paolo II e san Pio si incontrarono la prima volta nell’aprile del 1948, quando il primo era ancora un semplice sacerdote mentre il secondo continuava ad attirare verso di se migliaia di devoti da ogni parte del mondo. L’altro episodio rilevante, presente in entrambe le biografie, parla di un contatto epistolare tra i due nel1962: Wojtyla, divenuto nel frattempo vescovo di Cracovia, gli chiese personalmente di intercedere per guarire una sua cara amica polacca, Wanda Poltawska, affetta da una male incurabile. La guarigione della donna, scientificamente inspiegabile, arrivò un giorno prima del delicato intervento chirurgico.
Oltre alle sue straordinarie qualità spirituali ed umane, accompagnate da un carisma che non ha avuto pari nella storia della chiesa, a Giovanni Paolo II si deve anche il merito di aver sdoganato definitivamente la figura di padre Pio e di aver aperto al frate cappuccino le porte della beatificazione. Dopo decenni di mal celata diffidenza, infatti, fu proprio Giovanni Paolo II a proclamare il nulla osta che nel 1982 spianò la strada alla beatificazione del 2002.
Con la cerimonia del primo maggio si sancisce definitivamente la sostanziale uguaglianza, di fronte a Dio e di fronte alla Chiesa tutta, di due uomini, due santi, che fecero della sofferenza, della carità e dell’evangelizzazione i principi portanti della propria esistenza terrena.
Nicola Fiorentino