Presentato nei giorni scorsi un nuovo disciplinare che regolamenta l’arrampicata sportiva
Giovedì, 7 aprile 2011, ore 11.35
- Nuovo disciplinare che regolamenta l’arrampicata sportiva all’interno del parco nazionale del Gargano che include anche il comune di San Giovanni Rotondo. Il provvedimento è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi nell’ambito del convegno finale del progetto “Life Rapaci Gargano”, riscuotendo consensi presso gli addetti ai lavori.
La sottoscrizione del protocollo d’intesa fa seguito alla bonifica di 77 vie di arrampicata sportiva installate sulle pareti rocciose della ZPS “Promontorio del Gargano” che interferivano con i siti di nidificazione di Lanario, Capovaccaio e Gufo reale, specie di rapaci in grave pericolo di estinzione.
L’attività, svolta nell’ambito del progetto LIFE Natura “Rapaci del Gargano” promosso dalla Provincia di Foggia e cofinanziato dalla Commissione europea, è stata effettuata nelle seguenti località: Petrulo-Malpasso, Pulsano, S. Restituta, Valle Grande, tutte località situate tra Manfredonia, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo.
La precedente situazione normativa, definita da un regolamento della Regione Puglia ed uno del Parco Nazionale del Gargano, prevedeva un divieto di arrampicata su tutti i siti dal 1 gennaio al 30 agosto, mentre per la restante parte dell’anno l’attività era consentita in maniera generalizzata. Spesso però il divieto viene ignorato in quanto il periodo consentito è poco adatto alla pratica di tale attività.
L’accordo propone di consentire l’attività di arrampicata sportiva durante tutto l’anno solo in determinati siti, dove non si segnalano da anni nidificazioni di rapaci rupicoli a causa della presenza antropica ormai consolidata, mentre in tutti gli altri siti si propone di estendere il divieto di arrampicata durante tutto l’anno.
Ad oggi le aree interessate sono quattro: Porta Capuano (esclusa la gola) nel Comune di Manfredonia, Valle Palombara nel Comune di Rigano Garganico, Località Ripa Rossa ( limitatamente alle pareti situate a valle della SS. 89) nel Comune di Mattinata e le pareti limitrofe all’uscita della galleria di Monte Saraceno sulla SS 89 in direzione di Mattnata.
Tali aree dichiaratamente risultano non idonee all’accoglienza di nidi dei rapaci e quindi fuori pericolo. Le richieste degli arrampicatori dovranno pervenire, entro il 30 settembre di ogni anno, attraverso le associazioni e le federazioni di categoria che faranno da garanti per esperienza e formazione dei soggetti. Le autorizzazioni verranno vagliate dal comitato tecnico del Parco che valuterà l’effettiva rispondenza dei parametri previsti dal protocollo.