Il congresso di Partoanalgesia si svolge in Casa Sollievo
—- Dalle 14.30 di venerdì 7 novembre a sabato 8 si svolgerà, nella sala convegni dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, il 1° Congresso di Partoanalgesia “Progetto Donna: l’evento nascita nell’ospedale senza dolore”.
In 2 anni più di 1.300 parti in Partoanalgesia (parto indolore), con disponibilità 24 ore su 24; 22-23% di parti cesarei nelle plurigravide e al 7-8% nelle primigravide. Sono i numeri che hanno consentito all’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo di raggiungere nell’arco di 2 anni la media dei paesi europei in fatto di parti cesarei.
Il parto è un evento naturale, ma a volte vi è la tendenza a volerlo trasformare in un evento chirurgico motivando la scelta del cesareo come soluzione per gestire paure e ansia della partoriente. Il dolore, infatti, può apparire come un importante ostacolo che impedisce di vivere questo momento in modo sereno.
A tutte queste donne si rivolge il servizio di Partoanalgesia o (analgesia peridurale o peridurale continua) che consente di controllare efficacemente il dolore partorendo in modo naturale e spontaneo. Alla donna – posizionata seduta o di fianco sul letto in sala parto, con la schiena incurvata a formare un arco – viene iniettata una piccola iniezione di anestetico locale nello spazio compreso tra la terza e la quarta vertebra lombare (all’altezza dei fianchi). Attraverso l’ago viene collocato il cosiddetto “cateterino peridurale” che rimane per tutto il tempo del travaglio non provocando alcun fastidio. Grazie al basso dosaggio degli analgesici, l’innervazione motoria dei muscoli del canale del parto e degli arti inferiori non è coinvolta e quindi è conservata la motilità permettendo in genere alla donna di muoversi e, se non vi sono controindicazioni, anche di camminare durante il travaglio. In circa 15-20 minuti dal momento dell’iniezione dei farmaci, si ottiene un completo sollievo del dolore della durata di circa 60-120 minuti. Ogni volta che il dolore accenna a ricomparire può essere somministrata un’ulteriore quantità di analgesico, sempre previa valutazione.
In Italia, soprattutto in alcune regioni del Sud, il ricorso al taglio cesareo è sempre più diffuso, tanto da far credere che sia consigliato per ridurre i rischi del parto. In realtà il taglio cesareo è un intervento chirurgico vero e proprio, non privo di rischi, e va eseguito solo se esistono le condizioni mediche che lo rendono necessario e che riguardano rischi per la salute o della mamma o del nascituro. Già dagli anni 80 l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandava di non eseguire più del 15% di tagli cesarei.
«La presenza dei medici anestesisti all’interno del corso di preparazione al parto è il primo contatto per presentare alle mamme la possibilità di partorire senza dolore – spiega Pasquale Vaira, medico responsabile del Servizio di Partonalagesia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza -. Dopo aver illustrato in modo chiaro la tecnica, le indicazioni, le controindicazioni, i rischi e chiarito ogni eventuale dubbio, le pazienti interessate vengono inserite in un percorso assistenziale a partire dal terzo trimestre di gravidanza, in un momento lontano dal parto e privo di condizionamenti emotivi, perché possano decidere con la giusta consapevolezza». L’informazione è basilare per la scelta: durante la gravidanza, per raccogliere informazioni, è bene sfruttare tutte le possibili occasioni di incontro con il medico di famiglia, il ginecologo e l’ostetrica di riferimento.
La Partoanalgesia rientra nelle attività che l’Ospedale di San Pio ha inserito nel “Percorso Donna”, un nuovo processo organizzativo-assistenziale pensato per le donne e che racchiude le Unità di Senologia, Ostetricia e Ginecologia, Oncologia, Neonatologia e Banca del latte umano donato. Per questa particolare attenzione nei confronti delle patologie femminili l’O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) ha premiato nel dicembre scorso l’impegno dell’IRCCS Casa Sollievo attribuendo, per il biennio 2014-2015, 3 bollini rosa, il massimo del riconoscimento, l’unico nella Regione Puglia.
Al convegno – patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Foggia, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Foggia e SIAARTI Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva – parteciperanno anche relatori provenienti da Emilia Romagna, Lazio, Puglia per presentare diversi studi, frutto dell’esperienza di altri ospedali e culture organizzative, per confrontarsi, conoscere le novità, i punti di incontro e di divergenza.
Articolo pubblicato mercoledì 5 novembre 2014 alle ore 17