“Dio dei cristiani, dio dei musulmani. Che cosa ci unisce, che cosa ci divide?”, edito da Lindau con prefazione di Rémi Brague, è un volume ricco di informazioni e di approfondimenti sulla differenza tra cristiani e musulmani. L’autore, il teologo Francois Jourdan, attualmente professore a Parigi, ci dona un prezioso supporto nella comprensione di due modi così diversi di intendere Dio.
Jourdan si pone, infatti, da collante tra due mondi che, all’apparenza sembrano così irraggiungibili. La soluzione è, invece, un dialogo possibile tra le due realtà. Missionario in Africa, Marocco, Egitto, Giordania, Siria e Turchia, Jourdan contribuisce con il suo volume a far chiarezza sull’ affrontare il dialogo principalmente sul piano dottrinale. Molto interessante la breve rassegna che l’autore propone delle principali correnti religiose.
L’intenzione dell’autore è quella di evidenziare, oltre alle apparenti analogie, soprattutto le grandi differenze tra le due fedi: la diversa concezione di Dio, della rivelazione, del profetismo, delle Scritture, il rapporto tra Dio e l’uomo, la sostanziale estraneità del Gesù cristiano rispetto a quello musulmano (‘Isa), e la condanna (da parte islamica, ma anche ebraica) di san Paolo come inventore del cristianesimo, responsabile della trasformazione del Gesù umano e storico in Figlio di Dio.
Il dialogo, dunque, è possibile tenendo sapientemente conto delle differenze e conoscendo veramente l’altro.
| Dio dei cristiani, dio dei musulmani. Che cosa ci unisce, che cosa ci divide? | Francois Jourdan | Lindau | euro 24,50 | 2010 | p.281