Il turismo come leva principale dello sviluppo dell’area daunofantina e del suo tessuto socio-economico
—- Il turismo, quello organizzato e che punta sulle specificità e sule attrattive locali, come leva principale dello sviluppo dell’area daunofantina e del suo tessuto socio-economico. Da tempo il Gal ha investito ingenti risorse finanziarie ed il proprio qualificato know how in quest’ambito d’intervento, contribuendo anche alla nascita dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia, con la quale da oltre un anno e mezzo è in essere un’osmotica collaborazione.
Ma, oltre agli interventi strutturali (non ultima la prossima apertura degli Infopoint in ciascuno dei cinque Comuni dell’area), il Gal Daunofantino sta puntando forte sugli operatori del settore, sulla loro formazione e crescita.
Lo scorso mese di settembre 16 di loro hanno partecipato con successo ad un interessante Visit Tour in Val di Fassa, dove per quattro giorni hanno potuto confrontarsi con uno specifico ed affermato sistema turistico, fortemente legato al segmenti attivo, sportivo ed esperienziale.
Altri 16 operatori ed imprenditori locali (gestori di aree naturalistiche, organizzatori e gestori di visite guidate, Tour Operator e Agenzia di viaggio, titolari di strutture ricettivo-turistiche, soggetti istituzionali ad hoc) perlopiù giovani, la scorsa settimana hanno preso parte ad un Visit Tour in Romagna che, aldilà dei soliti canoni legati agli aspetti della balneazione, ha permesso lo svolgimento di un focus sul turismo ambientale e culturale, nonchè la partecipazione al TTG di Rimini, una delle Fiere di settore più importanti al mondo.
A fare da file rouge a quest’apprezzata esperienza formativa, la conoscenza ed il confronto con il sistema di attrattori naturali e culturali della Cooperativa “Atlantide”, che nella sola area romagnola gestisce una ventina di siti capaci di produrre un centinaio di posti di lavoro (direttamente o tramite l’indotto) e di diversi milioni di euro di fatturato.
Uno dei suoi referenti, il dott. Mauro Conficoni, ha condotto, in quel di Cervia, gli operatori daunofantini alla scoperta del Centro Visite della Salina, della “Casa delle Farfalle e degli Insetti”, del Golf Club e del Parco Avventura, nonchè ad un incontro-confronto con “Cervia Turismo” e l’Amministrazione comunale che ben hanno illustrato l’organizzazione locale tra pubblico e privato del settore turistico.
Non di secondo piano la partecipazione al TTG di Rimini, dove gli operatori hanno potuto interagire con i soggetti che “contano” nell’ambito della promo-commercializzazione del turismo mondiale, proponendo anche le interessanti proposte dell’area daunofantina, a cui ha fatto seguito un confronto con i rappresentanti di categoria di Confcommercio Rimini.
“Il Gal si conferma agenzia di sviluppo per il territorio – afferma il Presidente, Michele D’Errico -. Ho accompagnato personalmente questo preparato ed affiatato gruppo di imprenditori, e posso tracciare un bilancio assolutamente positivo di quest’esperienza e che ben lascia sperare per una crescita di una classe imprenditoriale più consapevole, determinata e preparata. Il Gal proseguirà nel solco della formazione e della stimolazione degli operatori, perchè l’autoimprenditorialità, oltre ad essere un valido strumento di tutela e valorizzazione del territorio, rappresenta l’unica via d’uscita da questa cappa asfissiante della crisi economica ed occupazionale che tanta sfiducia e difficoltà ha infuso nelle nostre realtà. Mi auguro vivamente – sottolinea D’Errico – che questa esperienza in Romagna abbia scosso le coscienze degli operatori, lasciando un segno indelebile nel loro percorso professionale ed umano. Abbiamo toccato con mano che basta davvero poco, volontà e capacità, per poter creare un circuito virtuoso. Ritengo che sia davvero inconcepibile che un patrimonio inestimabile come l’Oasi Lago Salso, le Saline di Margherita e tanti altri siti naturalistico-culturali della nostra area restino ancora oggi semi-chiusi ed abbandonati al proprio destino, piuttosto che sprigionare le loro potenzialità attrattive. L’impegno del Gal è quello di mettere a sistema tali beni e renderli fruibili, sollecitando le Istituzioni competenti a procedere con adeguati Piani di gestione e valorizzazione. Abbiamo degli operatori preparati che hanno voglia di mettersi in gioco ed aprire le porte del nostro territorio a tanti nuovi visitatori”.
Articolo pubblicato giovedì 16 ottobre 2014 alle ore 21.00