Intanto Pugliapromozione presenta un quadro aggiornato e dettagliato di dove si colloca la Puglia turistica oggi nel mercato nazionale ed estero
— “# WHERE IS PUGLIA – Posizionamento, sentiment, scelte e mercato sommerso del turismo in Puglia”è l’insieme di tre ricerche di studio e approfondimento volute da Pugliapromozione, l’Agenzia Regionale del Turismo, che offrono un quadro aggiornato e dettagliato di dove si collochi la Puglia turistica oggi nel mercato nazionale ed estero.
Intanto c’è da dire che, nello specifico, il turismo religioso è in aumento grazie anche all’elezione di Papa Francesco. In questi ultimi giorni + 34% delle presenze turistiche solo a Roma e +70 % (rispetto allo stesso mese di marzo 2012) verso Assisi i primis e poi San Giovanni Rotondo.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del motore di ricerca Trivago, dopo Roma e Assisi segue San Giovanni Rotondo che registra addirittura +87% delle ricerche rispetto allo stesso periodo del 2012. Tra le altre mete religiose italiane segue un’altra città umbra, Cascia (+127%) e la marchigiana Loreto. Anche i prezzi si adeguano ai tempi moderni: Roma la più cara mentre un pernottamento ad Assisi e Cascia in questo periodo costa 93 euro, a San Giovanni Rotondo 83 euro e a Loreto 87 euro.
Pugliapromozione ha, dunque, commissionato le sue ricerche a Ciset, Demoskopea e Mercury, in modo da ottenere uno scenario attuale utile a valutare le opportunità di sviluppo turistico e i punti di forza e di debolezza per mettere a punto le strategie di promozione e comunicazione della destinazione Puglia.
“Dalle indagini presentate emerge chiaramente che bisogna lavorare per incrementare ulteriormente la conoscenza della Puglia all’estero e parallelamente per migliorare l’accessibilità della regione – ha commentato l’assessore Silvia Godelli – efficace risulta, poi, l’azione di promozione centrata sulla differenziazione del prodotto Puglia per territori e per tipologie turistiche, con il minimo comune denominatore dell’autenticità della Puglia”.
Dall’analisi effettuata da Ciset emerge come circa il 45% degli arrivi in Puglia sia legato al prodotto mare, il 25% al business, il 15% al prodotto cultura e intrattenimento e il restante 15% alla spiritualità, al prodotto natura, al wellness. Il prodotto mare ha ancora potenzialità di crescita. Così come grandi potenzialità di crescita sono attribuite al prodotto cultura e intrattenimento. Anche il Business, il secondo prodotto turistico della regione, presenta caratteri di forte dinamicità, con tassi di crescita leggermente superiori alla media regionale. Ma c’è molto da fare ancora per superare il gap di infrastrutture e servizi. Il prodotto spirituale,infine, è quello che dall’analisi del CISET necessita di una ridefinizione dell’offerta per potersi posizionare in modo maggiormente competitivo sul mercato. Questo il posizionamento della Puglia nel mercato turistico. Ma qual è la notorietà e l’immagine della Puglia come destinazione turistica nel mercato italiano e internazionale?
Gli aggettivi associati alla Puglia dal campione di intervistati coinvolti nell’indagine di Demoskopea non lascia spazio a dubbi sul fatto che la Puglia abbia una buona immagine fra i viaggiatori italiani: “Ospitale, genuina, gustosa, economica, divertente, salutare, da scoprire, luminosa, giovane, a misura di bambini, autentica”. Dall’indagine di Demoskopea emerge che il 64% del campione è stato in Puglia almeno una volta e, quel che più conta, una buona percentuale intende ritornarci (l’indice di fidelizzazione risulta pari a trenta, più alto della media delle regioni del Mezzogiorno).
Diversa la situazione dell’immagine all’estero dove la Puglia è ancora poco conosciuta e dove la Sicilia riempie ancora con forza l’immaginario turistico degli stranieri. La Puglia è conosciuta (awarenesss totale) dall’89% degli italiani intervistati, ma solo dal 25% degli stranieri coinvolti nell’indagine. “Bella, ospitale, autentica, da scoprire”, sono gli attributi più associati alla Puglia dal turismo straniero. All’estero tuttavia permane ancora in parte l’immagine di una regione “classica” e “vecchia”. Quanto è, infine, il turismo che non appare? Le statistiche sul turismo in Puglia ci dicono che sono in tutto 4000 le strutture ricettive e che le presenze turistiche nel 2011 sono state di 13,357 milioni.
L’indagine Mercury ha cercato di calcolare quali possono essere le presenze che sfuggono alle statistiche ufficiali, lavorando su dati relativi alla raccolta dei rifiuti solidi urbani e alle vendite dei giornali, integrati da altre informazioni provenienti dalla Banca d’Italia e dall’ISTAT. E ha stimato che a ogni presenza turistica ufficiale corrispondono 5,60 presenze complessive. Le tre indagini complete sono consultabili sul sito www.agenziapugliapromozione.it
Articolo pubblicato sabato 30 marzo 2013 alle ore 11.00