Frammenti di storia quotidiana, dove il normale diventa lo straordinario perché ogni attimo, bello e brutto, va vissuto fino in fondo. Con il suo consueto linguaggio intenso, lo scrittore veneziano Tiziano Scarpa - nel libro “La vita, non il mondo” edito da Laterza - ci regala un esempio di scrittura vera e sincera. Stralci di parole con non più di 1.000 battute ciascuno, una pagina intera. “Un libro a favore dell’esperienza personale, in polemica con l’attualità a tutti i costi, o meglio con un certo tipo di attualità, è scritto contro un’idea falsa, riduttiva e totalitaria di realtà“, come dice lo stesso Scarpa. Una realtà che si fonde con la sua immaginazione in una giornata qualunque, in un’altra, in un’altra ancora.
Che valore hanno, dunque, le esperienze personali? Un giorno, l’autore ha deciso di partire e per più di un anno è stato attento a tutti quei momenti in cui l’esperienza personale tocca qualcosa di importante. Un incontro, un viaggio, una malattia, un’opera d’arte, un amore, un sogno. Catturandoli nella scrittura per cogliere l’essenziale.
Tiziano Scarpa (Venezia, 16 maggio 1963) è un romanziere, drammaturgo e poeta italiano. Vive e lavora a Venezia. Con il suo romanzo Stabat Mater ha vinto il Premio Strega 2009 e il Premio SuperMondello 2009. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue, cinese compreso. Collabora alla rivista-sito “Il primo amore” (pubblicata anche su carta dalle edizioni Effigie) di cui è uno dei fondatori, dopo esserlo stato del blog collettivo Nazione indiana (da wikipedia).
La vita, non il mondo | Tiziano Scarpa | Editori Laterza – www.laterza.it Collana Contromano | 2010 | 157 p. | euro 10,00