Un laboratorio permanente per i piccoli ospiti del reparto di Oncoematologia pediatrica di Casa Sollievo
—- La Fondazione Lene Thun avvia un laboratorio permanente di modellazione ceramica rivolto ai piccoli ospiti del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Modellare un semplice pezzo di argilla può migliorare la qualità della vita di un bimbo ricoverato in ospedale, regalandogli un sorriso e un pizzico di speranza. Questo è l’obiettivo del nuovo progetto avviato dalla Fondazione Contessa Lene Thun che ha attivato, all’interno del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, un laboratorio permanente di modellazione ceramica.
L’inaugurazione si svolge venerdì 21 novembre alle 11 al terzo piano del Poliambulatorio Giovanni Paolo II. Per la Fondazione Thun parteciperanno il fondatore Peter Thun, la figlia Ilona e la direttrice Lucia Adamo. Per l’Ospedale di San Pio il vice presidente e direttore generale Domenico Crupi.
La Onlus – fondata da Peter Thun per ricordare la gioia e i benefici provati da sua madre, la Contessa Lene, mentre plasmava l’argilla dando forma alle celebri figure Thun – promuove dal 2006 laboratori di terapia ricreativa attraverso la modellazione della ceramica in contesti di malattia e di disagio, prevalentemente in territorio italiano.
La manipolazione dell’argilla agisce in due modi: regala un’immediata sensazione di benessere, di piacevolezza e divertimento, e dall’altro lato permette, attraverso la creazione di forme tridimensionali, di dare voce alla propria sfera emotiva, attenuando le paure e la sofferenza interiore, creando i presupposti per ricevere aiuto e sviluppare l’autostima e la socializzazione.
Da questi presupposti è nato il progetto “Fondazione Contessa Lene Thun negli Ospedali”, che prevede la realizzazione di laboratori permanenti di modellazione della ceramica all’interno dei reparti pediatrici di grandi ospedali italiani, in particolare nelle unità di Oncoematologia che comportano una lunga e pesante ospedalizzazione. Durante i laboratori, grazie ai volontari ceramisti, i bambini scopriranno la gioia della modellazione, creando piccoli lavori per se stessi e opere più grandi, collettive, da esporre negli spazi comuni.
Il laboratorio si inserisce e completa un contesto già ricco di opportunità formative e ricreative. «Per promuovere la continuità del processo educativo nell’Ospedale è attiva, già dal 1999, la Scuola Ospedaliera paritaria “Casa Sollievo della Sofferenza”» spiega Cinzia Patrizio, direttrice della scuola. «Assicuriamo ai nostri piccoli ospiti il diritto allo studio grazie all’attività formativa, con didattica e programmazione ministeriale, che viene completata dall’animazione della clownterapia, dal caloroso coinvolgimento dell’associazionismo civile, da viaggi di istruzione e pellegrinaggi, tutti destinati ai piccoli pazienti ricoverati e alle loro famiglie, in un’ottica di umanizzazione della medicina e delle cure. Senza trascurare – conclude Patrizio – l’accoglienza delle famiglie non residenti in zona grazie alla struttura gratuita “Casa Zeni”».
Articolo pubblicato mercoledì 19 novembre 2014 alle ore 23