Assegnato il Premio Agorà per il calendario “I patriarchi”
— Sabato scorso, a Palermo, all’Ente guidato dal presidente Stefano Pecorella è stato assegnato il primo posto nella categoria “Comunicazione sociale” del Premio nazionale della pubblicità e marketing “Agorà” per l’ideazione e la realizzazione del calendario “I Patriarchi”.
L’Ente Parco, con la presidenza Pecorella, riscuote successi ogni anno, infatti i premi si sono succeduti negli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Ogni campagna istituzionale, dall’antincendio a quelle sociali, come il calendario 2013, sono state riconosciute meritevoli di premi da parte di una giuria, quest’anno, composta dai rappresentanti delle seguenti associazioni e istituzioni nazionali: ACPI, ADICO, AISM, ASSOCOM, ASSIRM, CDM, FEDERPUBBLICITA’, IAA, IULM, PUBBLICITA’ PROGRESSO, TP, UNICOM, UPA.
Il premio è stato assegnato per i dodici mesi, le dodici storie, i dodici solchi percorsi per raccontare e guardare da vicino cosa si nasconde dentro le rughe di questi volti e storie centenarie. Un progetto di rammemorazione che il parco ha voluto recuperare per non disperdere le radici ed il passato dei patriarchi del territorio, siano essi uomini, piante o leggende. Un lavoro di testimonianza e dii narrazione per lasciare in eredità alle generazioni future, a chi verrà dopo di noi, traccia di quanti – donne e uomini – hanno abitato, arato e dissodato questa terra.
“La soddisfazione non è soltanto l’aver vinto un premio nazionale, inatteso e gratificante, che ci ripaga parzialmente dei sacrifici quotidiani nell’amministrare una realtà difficile come quella nostra, ma quella di essere riusciti a dimostrare che il nostro operato ed i nostri messaggi – spiega il Presidente Pecorella- sono giusti e positivi al punto di meritare riconoscimenti da parte di chi, professionalmente preparato, molto lontano dai nostri confini è in grado di esprimere un giudizio di merito scevro da condizionamenti e pregiudizi di parte. La comunicazione è uno strumento fondamentale per manifestare l’opera concreta di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio. Era doveroso realizzare un calendario come questo che, sebbene ritragga foto di anziani padri e donne, non ha nulla da invidiare ad altri che fotografano anonimi paesaggi, perché la memoria del passato che rappresentano quei volti e quelle storie è il ponte per il futuro. Io ci credo, il premio ricevuto mi dà ragione.”
Articolo pubblicato martedì 15 luglio 2014 alle ore 17.45